Si è concluso il Congresso Nazionale della Società Italiana di Telemedicina (SIT) ed è tempo di bilanci per noi di Optip.
Alla nostra prima partecipazione, abbiamo avuto l’opportunità di presentare le nostre soluzioni in un contesto ricco di innovazione, confronto e competenze. Condividere lo spazio con aziende, professionisti e pionieri del settore è stato estremamente stimolante e la risposta positiva del pubblico ci ha trasmesso entusiasmo e motivazione.
I temi chiave della sanità digitale
Durante il Congresso SIT, abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci su alcuni dei temi più rilevanti per il futuro della sanità digitale.
Tra questi, abbiamo riscontrato l’interesse a regolamentare la telemedicina e proteggere i dati. La fiducia del paziente e delle istituzioni richiede l’utilizzo di un’infrastruttura tecnica conforme agli standard di sicurezza e di una governance efficace.
Un altro tema centrale è stato l’impiego dell’intelligenza artificiale, con particolare riferimento a strumenti come i Large Language Models (LLM), utilizzati come mediatori tra medico e paziente. Sebbene possano facilitare la comunicazione e siano efficienti per i casi diagnostici più comuni, permangono pareri discordanti sui rischi di incomprensione o semplificazione eccessiva in casi clinici complessi e meno frequenti.
Sono stati presentati anche interessanti studi sull’utilizzo di intelligenza artificiale applicata all’interpretazione di immagini ecocardiografiche, con il fine di guidare l’ecografista a posizionare correttamente la sonda. Tuttavia, è emersa anche l’esigenza di colmare il gap infrastrutturale che ancora limita la piena integrazione di strumenti di telemedicina e AI in alcune strutture sanitarie.
In ambito europeo, inoltre, ci sono iniziative incoraggianti volte a favorire l’interoperabilità delle cartelle cliniche tra i diversi Paesi membri. Un altro punto chiave è stata la formazione del personale medico, ritenuta essenziale per un uso efficace della telemedicina sia durante la visita che nella gestione a distanza.
Tra le innovazioni più suggestive, abbiamo registrato l’utilizzo di Apple Vision Pro come strumento di supporto clinico immersivo e l’uso di avatar per la tele-riabilitazione come esempio concreto di comunicazione digitale avanzata tra medico e paziente.
Optip: la risposta alle sfide della sanità italiana
Al Congresso abbiamo portato Optip, la soluzione avanzata di tele-ecografia per la collaborazione a distanza fra clinici, basata su smart glass e streaming ecografico.
Oltre allo stand, abbiamo anche avuto la possibilità di presentare la soluzione a una folta platea, spiegando come Optip permetta di effettuare teleconsulti ecografici, supportare interventi in emergenza-urgenza, condividere competenze tra colleghi e svolgere attività formative in tempo reale.
L’introduzione della telemedicina e, in particolare della tele-ecografia, è un’esigenza sempre più sentita. L’Italia è il Paese europeo più anziano e con la percentuale di medici over 65 più alta in Europa. Inoltre, come descritto in un precedente post, l’Italia ha una struttura geografica che comporta una distribuzione eterogenea dei distretti sanitari in termini di superficie e numero di abitanti coperti.
Da tutto ciò emergono 4 importanti criticità:
- patologie croniche multiple che richiedono controlli più frequenti
- popolazione fragile che richiede tecniche non invasive
- sovraccarico sui professionisti attivi
- disparità territoriali dovute a zone sotto-servite
L’ecografia, soprattutto nella sua versione Point-of-Care, è uno strumento che permette di superare queste criticità, perché consente una gestione delle cronicità decentrata e più adeguata alle esigenze locali, alleggerendo le strutture centrali. Inoltre, è l’esame di primo livello per eccellenza, facilmente ripetibile e non invasivo, soprattutto per i pazienti fragili, perché privo di radiazioni.
Con Optip, l’ecografia viene ulteriormente potenziata, grazie all’utilizzo di tecnologie come lo streaming ecografico e gli smart glass. Optip, infatti, non abilita solo la condivisione in tempo reale del video ecografico, ma permette anche allo specialista remoto di seguire in modalità audio-video l’esame, grazie agli smart glass indossati dal clinico in visita al paziente.
Questo livello di collaborazione multimediale abbatte le distanze e porta benefici concreti a tutti. Il paziente non è costretto a viaggiare o a essere trasportato, mentre lo specialista può operare da remoto, monitorando il paziente con maggiore frequenza, basandosi sulle sue condizioni reali anziché su una pianificazione periodica delle visite. A livello di presidi sanitari, le code vengono gestite meglio e i costi operativi nel lungo termine si riducono.
Dal Congresso alla pratica quotidiana
In un sistema sanitario che richiede soluzioni sempre più accessibili, rapide e orientate alla collaborazione, Optip rappresenta una risposta concreta alle sfide attuali della telemedicina.
Durante il Congresso Nazionale della SIT abbiamo riscontrato grande interesse e apprezzamento da parte degli operatori del settore. Faremo tesoro dei preziosi feedback ricevuti per continuare a far evolvere Optip, con l’obiettivo di mettere il paziente al centro e semplificare il lavoro dei professionisti, ovunque si trovino.